Sommario
A cosa servono i metalli non ferrosi?
I metalli non ferrosi danno origine in combinazione con altri metalli, a molte leghe per migliorare le prestazione meccaniche, della lavorabilità, della resistenza alla corrosione e alle alte temperature del metallo di base.
Cosa vuol dire metalli non ferrosi?
I metalli non ferrosi sono tutti quelli che non contengono ferro, e sono costituiti da altri metalli o da leghe di metalli. I metalli non ferrosi possono essere utilizzati come tali, allo stato puro, oppure in leghe con altri elementi.
Che cosa contraddistingue i materiali metallici non ferrosi tra loro?
Ogni metallo non ferroso è dotato, in misura più o meno grande, di specifiche caratteristiche, le più significative delle quali sono: leggerezza; ■ resistenza all’ossidazione e alla corrosione; ■ alta conducibilità termica ed elettrica; ■ elevata durezza; ■ alto punto di fusione; ■ spiccata malleabilità.
Quali sono i metalli non ferrosi?
I materiali non ferrosi sono dei materiali metallici che non contengono ferro ma sono costituitida altri metalli o loro leghe, come rame, alluminio, zinco e piombo. Essi si differenziano dall’altra grande categoria dei materiali ferrosi cioè materiali metallici ricavati dai minerali di ferro.
Come sono composti i materiali ferrosi?
Si ottengono dalla fusione in altoforno dei minerali di ferro e dalle successive lavorazioni. Sono in genere costituiti da leghe, note con il nome di ghise e acciai. Queste leghe sono più utili del ferro puro, perchè il ferro è molto malleabile, come lo sono tutti i metalli puri.
Quali sono e come si dividono i materiali non ferrosi?
Solitamente i metalli non ferrosi sono contraddistinti in tre categorie, in base alla propria massa volumetrica, quindi avremo metalli come il rame, piombo, nichel, stagno, zinco che vengono definiti metalli pesanti con più di 5000 Kg per metro cubo. Metalli quali il magnesio con meno di 2000 Kg per metro cubo.