Che tipo di carta e lo Scottex?
Da noi Scottex designa in particolare il rotolo di carta assorbente da cucina. Il marchionimo proviene dal nome della prima azienda statunitense che commercializzò questo tipo di prodotto: la Ballou & Scott fondata nel 1865 da Thomas Seymour Scott e Otis H. Ballou, poi Scott Paper Co.
A cosa serve la carta da cucina?
I rotoli di carta da cucina sono uno strumento insostituibile in cucina: possono servire per pulire e asciugare le superfici e gli utensili vari o le verdure e la frutta o ancora ad assorbire l’eccesso d’unto dei cibi fritti; posizionata nel cassetto all’interno del frigorifero la carta può servire a mantenerlo pulito …
A cosa serve la carta Scottex?
Un rotolo da cucina (spesso impropriamente chiamato Scottex) è realizzato con carta spessa e assorbente che, una volta tagliata dal rotolo o estratta dal portacarta, si usa come tovagliolo, asciugamano o panno multiuso.
Quali caratteristiche ha la carta da cucina?
Non è assorbente, liscia, traslucida, compatta, resistente alle alte temperature. CARTA DA CUCINA Si ottiene da pura cellulosa senza subire la collatura. È resistente, permeabile, assorbente, porosa. È costituita molte volte da due strati sottilissimi tenuti insieme da una goffratura.
Dove si butta la carta da cucina?
I tovaglioli e la carta assorbente da cucina possono essere raccolti insieme alla carta se sono puliti; se unti o bagnati, vanno nell’organico; se sporchi di prodotti detergenti, nell’indifferenziato, come i fazzoletti di carta usati.
Come viene fatta la carta da cucina?
La carta proviene da un impasto di acque e fibre di cellulosa di varia natura e specie. Da questo impasto si ottiene “L’OVATTA DI CELLULOSA” un prodotto molto simile al cotone idrofilo.
Perché la carta da cucina e porosa?
L’inchiostro in eccesso lascia dunque il foglio su cui è divenuto eccessivo e si trasferisce sulla carta assorbente, lasciando sotto di sé un fondo di inchiostro umido, ma di rapida essiccazione.
Perché la carta assorbe l’acqua?
Questo succede perché la carta assorbe a poco a poco l’acqua, che risale lungo le sue fibre grazie a un fenomeno che si chiama CAPILLARITÀ. Lo stesso accade anche nei fiori veri: le loro cellule assorbono acqua e si gonfiano a poco a poco e così i petali… si aprono!