Sommario
Come difendersi da un amministratore di condominio?
Ecco come difendersi.
- La revoca in assemblea. Almeno due condòmini che rappresentino almeno 1/6 del valore dell’edificio possono richiedere all’amministratore la convocazione di un’assemblea proprio per deliberare la revoca dell’amministratore stesso.
- La richiesta di un’assicurazione.
- La revoca giudiziale.
Cosa fare se l’amministratore di condominio non risponde?
L’amministratore che si rende irreperibile e non risponde al telefono negli orari in cui dovrebbe, può essere diffidato per iscritto tramite fax, telegramma, pec o raccomandata. Nella comunicazione gli si dovrà assegnare un termine per rispondere, di solito non inferiore a tre giorni lavorativi.
Chi controlla l’amministratore di condominio?
Uno strumento di controllo dell’operato dell’amministratore è la nomina di un revisore della contabilità condominiale. L’assemblea può – a propria discrezione – nominare, in qualsiasi momento o per più annualità specificate, un revisore, con l’incarico di controllare la contabilità condominiale.
Quanto tempo ha l’amministratore di condominio per rispondere?
Come visto dunque, in genere un termine accettabile per una risposta è di circa quindici giorni. Ciò detto, va in ogni caso evidenziato che il condomino, non ha autonomo potere di risolvere il contratto che lo lega all’amministratore di condominio.
Quando l’amministratore di condominio può essere revocato giudizialmente?
In materia di condominio, la revoca giudiziale dell’amministratore è ammessa nei casi previsti dall’art. 1131 c. 4 c.c. (mancata notizia all’assemblea della ricezione da parte dell’amministratore di un atto giudiziario o di un provvedimento che abbia un contenuto che esorbita dalle proprie attribuzioni) e dall’art.
Come si stabilisce il compenso per l’amministratore di sostegno?
A titolo esemplificativo, quindi, su un patrimonio di 60.000 il compenso verrà cosi di seguito calcolato: fino a € 20.000,00 10 % da € 20.000,01 a € 50.000,00 5 % da € 50.000,01 a € 60.000,00 2% Per un indennità complessiva pari ad € 3.700,00.
Cosa rischia l’amministratore di sostegno?
Da ciò deriva che l’Amministratore di Sostegno risponde dei danni arrecati a terzi per gli atti compiuti e per le obbligazioni assunte in nome e per conto del beneficiario senza le prescritte autorizzazioni del giudice tutelare.