Sommario
Come eliminare le scorie nucleari?
Oggi come oggi l’unica soluzione per i rifiuti dell’energia nucleare è lo stoccaggio in depositi generalmente interrati, dove le scorie nucleari dovrebbero, in teoria, rimanere per migliaia di anni. Gerard Mourou potrebbe tuttavia avere una soluzione per risolvere il problema delle scorie nucleari: il laser.
Dove si smaltiscono le scorie ad alta radioattività?
I rifiuti considerati a “media” e “alta attività”, invece, perdono la radioattività in migliaia o centinaia di migliaia di anni, e quindi devono essere smaltiti in un deposito geologico sotterraneo: verranno stoccati temporaneamente (si prevede per alcune decine di anni) nel Deposito nazionale, per poi essere …
Quali sono le scorie nucleari?
Questa categoria include resine, fanghi chimici, rivestimenti metallici del combustibile nucleare e materiali derivanti del decommissioning degli impianti nucleari. Prima dello smaltimento di solito questi rifiuti sono inglobati in una matrice di cemento o bitume.
Quanto tempo ci vuole per smaltire le scorie nucleari?
Quelli a bassa attività necessitano di 20/30 anni per il loro decadimento: sono circa il 90% dei rifiuti prodotti. Quelli a media attività necessitano di circa 300 anni, e sono quelli derivanti dallo smantellamento delle vecchie centrali.
Cosa produce la fissione nucleare?
La fissione nucleare è un particolare processo di disintegrazione durante il quale nuclei pesanti, come quelli dell’uranio o del torio, se opportunamente bombardati con neutroni, si dividono in due frammenti, entrambi di carica positiva, che si respingono con violenza allontanandosi con elevata energia cinetica.
Chi ha inventato la fusione nucleare?
Cenni storici. Partendo dagli esperimenti sulla trasmutazione dei nuclei di Ernest Rutherford, condotti all’inizio del XX secolo, la fusione in laboratorio di isotopi pesanti dell’idrogeno fu realizzata per la prima volta da Mark Oliphant nel 1932: nello stesso anno James Chadwick scoprì la particella neutrone.
Quanto tempo dura la radioattività?
Le materie radioattive perdono progressivamente la loro radioattività. Il periodo, ossia il tempo necessario perché il 50% degli atomi si sia disintegrato, è di: 8 giorni per lo iodio-131. 12,3 anni per il tritio.
Quali sono le conseguenze delle scorie radioattive?
Le scorie nucleari, infatti, restando radioattive anche per migliaia di anni, possono causare pericolosi disastri ambientali e danni irreparabili per l’uomo, ad esempio malattie come la leucemia e gravi patologie del sistema nervoso.
Dove vanno a finire le scorie nucleari?
Al momento in Italia i centri che producono o custodiscono rifiuti radioattivi sono ex centrali nucleari (4 centrali e 4 impianti del ciclo del combustibile), centri di ricerca nucleare e centri di gestione di rifiuti industriali.
Dove sono ora le scorie nucleari in Italia?
Le scorie non sono solo in Piemonte, ma sparse tra varie regioni: le vecchie quattro centrali di Trino Vercellese (Vercelli), Caorso (Piacenza), Latina e Garigliano (Caserta); l’ex impianto Fabbricazioni nucleari di Bosco Marengo (Alessandria), i tre impianti di ricerca sul ciclo del combustibile di Saluggia (Vercelli) …
Quanto tempo ci vuole per smaltire l’uranio?
Tempi di dimezzamento 12,3 anni per il tritio. 30 anni per il cesio-137 e lo stronzio-90. 24100 anni per il plutonio-239. 710 milioni di anni per l’uranio-235.
In che modo le scorie radioattive possono essere riutilizzate?
Attualmente le alternative tecnologiche sono due: reintrodurre le scorie nel ciclo di produzione dell’energia nucleare, oppure trovare un posto abbastanza sicuro e isolato da lasciarle “decantare” per uno o due secoli, fino a che non abbiano perso la loro carica radioattiva.