Sommario
Come si capisce se si ha la pertosse?
La diagnosi si basa sul tampone nasofaringeo, sul test della PCR (Polymerase Chain Reaction), e sulle analisi sierologiche. La terapia antibiotica si basa sui macrolidi. La pertosse è endemica in tutto il mondo.
Come riconoscere la pertosse negli adulti?
I caratteristici sintomi della fase catarrale della pertosse sono:
- Tosse catarrosa. Resistente ai comuni sedativi, col passare dei giorni, diviene sempre più stizzosa e frequente;
- Febbre;
- Naso che cola(rinorrea);
- Febbre;
- Congestione nasale;
- Mal di gola;
- Occhi arrossatie lacrimanti;
- Debolezza e malessere generale.
Quanto tempo dura la pertosse?
Sintomi. La pertosse ha un periodo di incubazione di 7-10 giorni (media di 4-21 giorni). La forma non complicata della malattia dura solitamente 6-10 settimane (media di 7 settimane) e presenta sintomi diversi nei diversi stadi che la caratterizzano.
Come si presenta la pertosse?
La Pertosse si diffonde da persona a persona attraverso il naso, la bocca o gli occhi. Quando una persona infetta tossisce o starnutisce, goccioline di saliva contenenti batteri si liberano nell’aria.
Da quando è obbligatoria la pertosse?
Cosa s’intende per Vaccino Anti Pertosse Attualmente, il vaccino contro la pertosse è soggetto all’obbligo vaccinale sancito nell’estate del 2017; di conseguenza, è obbligatorio per tutti i nuovi nati.
Quali sono le complicanze gravi della pertosse?
Nei bambini piccoli, le complicazioni più gravi sono costituite da sovrainfezioni batteriche, che possono portare a otiti, polmonite, bronchiti o addirittura affezioni neurologiche (crisi convulsive, encefaliti). I colpi di tosse possono anche provocare delle emorragie sottocongiuntivali e nel naso.
Qual è la differenza tra vaccini contro la pertosse a cellule intere e Acellulari?
Un vaccino “acellulare” è un vaccino in cui non è più presente la cellula intera ma solo alcuni elementi estremamente purificati del batterio. Nel Vaccino acellulare contro la pertosse sono rimaste 3 proteine (fatte produrre al batterio stesso in laboratorio) che lo rendono riconoscibile al sistema immunitario.