Sommario
- 1 Qual è il materiale più igienico su cui preparare gli alimenti?
- 2 Quali sono le normative in vigore che regolamenta l’igiene nei servizi di ristorazione?
- 3 Quanto deve essere grande una cucina professionale?
- 4 Come trattare il legno per uso alimentare?
- 5 Perché è importante l’igiene nella ristorazione?
- 6 Quali caratteristiche strutturali devono avere i locali di cucina secondo le norme di igiene e sicurezza?
- 7 Come deve essere una cucina professionale?
- 8 Quanti mq deve essere una cucina di un ristorante?
Qual è il materiale più igienico su cui preparare gli alimenti?
tagliere di plastica
🔪 4. Quale Tipologia di Tagliere è più adatto a un Uso Alimentare? Il tagliere di plastica. Molte persone già sanno che la plastica è il materiale più igienico in assoluto per un tagliere, soprattutto perché, a differenza del legno o del bambù, è facilmente lavabile in lavastoviglie.
Quali sono le normative in vigore che regolamenta l’igiene nei servizi di ristorazione?
Il Regolamento UE 852/2004 sull’igiene dei prodotti alimentari, specifica la necessità di garantire la sicurezza degli alimenti lungo tutta la catena alimentare, promuovendo l’elaborazione dei manuali di autocontrollo in materia di igiene e l’approccio al metodo HACCP dall’acronimo inglese (Hazard Analsysis Critical …
Quale materiale per tagliere?
polietilene (PE)
I taglieri da cucina di plastica hanno in gran parte rimpiazzato quelli di legno, e oggi sono i più diffusi. Il materiale impiegato in genere è il polietilene (PE), resistente e idoneo al contatto coi cibi, come abbiamo visto nel nostro approfondimento sulla plastica per alimenti.
Quanto deve essere grande una cucina professionale?
Dimensioni. La dimensione minima di una cucina con ricettività fino a 50 posti deve essere di almeno 20 mq comprensivi della zona lavaggio. Per ricettività maggiore si calcolano 0,5 mq per pasto. Per ricettività superiore a 100 posti è necessario predisporre una zona riservata al lavaggio delle stoviglie.
Come trattare il legno per uso alimentare?
E’ risaputo che il legno teme l’umidità, per cui è necessario proteggerlo al fine di evitare deformazioni o screpolature. Nel caso specifico di manufatti destinati al contatto con alimenti, l’unica soluzione per trattare correttamente il legno è saturarne i pori al fine di evitare infiltrazioni (acqua, succhi etc.).
Quale materiale non è adatto per conservare gli alimenti?
In generale, è bene evitare le pellicole trasparenti contenti DEHA, che diventa tossico se a contatto con un cibi grassi o caldi, come pure i contenitori termoplastici. Acciaio e alluminio vanno bene, tranne invece per gli alimenti ricchi di sale o molto acidi (come limone e aceto) che possono corrodere i metalli.
Perché è importante l’igiene nella ristorazione?
L’igiene del cibo vuol dire anche separare gli alimenti puliti dalle lavorazioni sporche, evitare pericoli di contaminazione tra gli ingredienti crudi (soprattutto carni e pesce), non toccare il cibo con le mani nude.
Quali caratteristiche strutturali devono avere i locali di cucina secondo le norme di igiene e sicurezza?
Requisiti minimi strutturali:
- I pavimenti devono essere realizzati in materiale facilmente lavabile e disinfettabile;
- Le finestre e altre aperture del laboratorio e della dispensa devono essere dotate di rete cattura insetti (zanzariera) con idoneo sistema di lotta agli insetti (es.
Quale legno per uso alimentare?
2012–93 (Anonimo 2012). Il French Arrêté´ del 15 novembre 1945 autorizza l’uso del legno di quercia, castagno, frassino, carpino e acacia per il contatto con qualsiasi alimento; e del legno di noce, olmo e pioppo per il contatto con alimenti solidi.
Come deve essere una cucina professionale?
Oggi tra i dispositivi che proprio non possono mancare in una cucina professionale sono da ricordare almeno gli armadi frigoriferi e le celle frigorifere, i tavoli, i lavatoi, le griglie, le ventole per l’aspirazione e gli accessori specializzati come i cuocipasta o le friggitrici.
Quanti mq deve essere una cucina di un ristorante?
La dimensione minima di una cucina con ricettività fino a 50 posti deve essere di almeno 20 mq comprensivi della zona lavaggio. Per ricettività superiore a 100 posti è necessario predisporre una zona riservata al lavaggio delle stoviglie.
Che legno si usa per fare un tagliere?
I taglieri sono tradizionalmente realizzati in legno, con preferenza per le essenze dure come: faggio, quercia, noce o acacia, che ovviamente sono meno porosi, si consumano più lentamente di legni teneri e non si scheggiano quando si deve battere.