Quali sono le categorie della plastica?
Ma quanti tipi di plastica esistono? Le plastiche sono riconoscibili tramite il loro logo di riciclaggio, composto da un triangolo al cui interno vi è un numero che va dall’1 al 7. Da 1 a 6 il materiale è riciclabile. Il 7 indica una plastica non riciclabile e va gettata nell’indifferenziato.
Quali sono gli oggetti fatti di plastica?
Viene usato, per esempio, per fare vassoi per forni microonde, sacchetti di patatine, cannucce, bollitori, mobili da giardino, componenti per auto, giocattoli (di plastica dura), contenitori per alimenti o acqua, borse, tessuti, sedie e arredi vari, oggetti di cancelleria e innaffiatoi.
Come riconoscere i tipi di plastica?
Sapete come riconoscerla?
- PET: si tratta di un’abbreviazione con cui viene indicato il polietilene tereftalato.
- HDPE: identifica una plastica le cui molecole hanno una densità molto elevata.
- PVC: la sua abbreviazione è sicuramente più conosciuta del suo nome esteso, cloruro di polivinile.
Come sono suddivise le materie plastiche?
A seconda del campo di applicazione, le materie termoplastiche vengono suddivise in: materie plastiche di serie, come polietilene (PE), polistirene (PS), policloruro di vinile duro o tenero (PVC-H, PVC-W), polipropilene (PP), policarbonato (PC)
Come si chiamano le materie plastiche?
Le materie plastiche sono dette anche resine sintetiche. Esse sono per lo più sostanze artificiali costituite da molecole di idrocarburi di grandi dimensioni (macromolecole), dette polimeri. La reazione che porta dai monomeri ai polimeri si chiama “polimerizzazione”.
Cosa si ottiene dal riciclo di plastica?
Attraverso la plastica riciclata, vengono prodotti i seguenti materiali: PE (Polietilene): utilizzato per bottiglie, flaconi, tubi, giocattoli, nastri adesivi, pellicole, sacchi per la spazzatura, cassette. Dal PE riciclato vengono prodotti poi sacchi per la spazzatura, flaconi, nastri adesivi e tappi.