Sommario
Quando un rifiuto viene considerato speciale?
152/2006, semplificando: sono rifiuti urbani, per esempio, quelli provenienti da civili abitazioni, da spazzamento delle strade o pulizia di aree verdi (art. 184, c. sono rifiuti speciali, invece, quelli provenienti da attività industriali, agricole, artigianali, commerciali e di servizi (art.
Come si classifica un rifiuto?
Ai fini dell’attuazione della parte quarta del presente decreto i rifiuti sono classificati, secondo l’origine, in rifiuti urbani e rifiuti speciali e, secondo le caratteristiche di pericolosità, in rifiuti pericolosi e rifiuti non pericolosi.
Quali sono rifiuti non pericolosi?
Rifiuti speciali non pericolosi: sono i rifiuti che non contengono al loro interno sostanze considerate pericolose. Rifiuto comburente: secondo la Direttiva 2008/98/CE, è il rifiuto capace, in genere per apporto di ossigeno, di provocare o favorire la combustione di altre materie.
Cosa rientra nei rifiuti speciali?
I rifiuti speciali pericolosi trattati da FIR sono: amianto, lana di roccia, vernici, siti contaminati, traversine ferroviarie, materiali da brucio, barattoli e stracci, medicinali, morchie.
Cosa intendiamo per rifiuti speciali?
I rifiuti speciali sono i rifiuti prodotti da industrie e aziende: si differenziano rispetto ai rifiuti urbani per il fatto che non vengono gestiti dalla pubblica amministrazione sulla base di contributi fiscali, ma vengono gestiti e smaltiti da un sistema di aziende private.
Come si possono classificare i rifiuti in base alla loro pericolosità?
I rifiuti sono classificati: in base all’origine, in rifiuti urbani e rifiuti speciali; secondo le caratteristiche di pericolosità, in rifiuti non pericolosi e rifiuti pericolosi.
Cosa si intende con il termine rifiuto?
183, comma 1, lett. a), D.L.vo n. 152/2006 reca la definizione giuridica di rifiuto: “qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia l’intenzione o abbia l’obbligo di disfarsi”.
Come capire se un rifiuto è pericoloso?
Un rifiuto individuato da una “voce a specchio” è identificato come pericoloso, dunque, solo se le sostanze pericolose raggiungono determinate concentrazioni (ad esempio, percentuale rispetto al peso) tali da conferire al rifiuto una o più delle proprietà di cui all’Allegato I del D.L.vo 152/06.